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Viaggio in Costa d'Avorio | Capitolo I | Blockchain e filiera del cacao

La mia esperienza in Costa d'Avorio è iniziata il 3 Dicembre con una piccola tappa a Bruxelles per un rapido scalo prima di volare sul continente africano.

Volare sul nostro Paese, sul Mediterraneo e sul nord Africa è stata un'esperienza davvero pazzesca.

Il mio viaggio nel mondo del cacao inizia a Grand-Bassam, antica capitale di questa meravigliosa nazione che mi ha accolto nel migliore dei modi. La laguna Ouladine mi ha già regalato scenari davvero emozionanti.

Laguna Ouladine, Grand-Bassam, Costa d'Avorio

I primi due giorni sono stati molto impegnativi dal punto di vista degli incontri e degli input ricevuti ma è tutto estremamente stimolante.

Ho avuto modo di visitare gran parte della residenza del Centre Abel, la struttura che mi ospita e che rappresenta la sede di Communauté Abele, creata dalla ONG italiana Gruppo Abele nel 1982.

Un luogo fondamentale per questa comunità dove prendono vita tutti i progetti di educazione e formazione per persone svantaggiate.

Insieme ad Imma, la persona che per Trusty segue in Costa d'Avorio l'aspetto formativo e il trasferimento delle conoscenze tecnologico al personale delle cooperative, ho conosciuto le tre attività tipo che la Communauté Abele utilizza per la formazione e il reintegro in società dei ragazzi: la falegnameria, l'allevamento e l'agricoltura.

Ci sono molti ragazzi che si mettono in gioco nei tre settori apprendendo il mestiere. Vederli super attivi è stato molto bello. Il centro è ricoperto di piante meravigliose: ci sono palme da olio, cocchi, banani, maioliche, una pianta da papaya e una pianta del nostro amatissimo cacao.

Nella visita ci siamo imbattuti nella figura di Abu (persona che sicuramente non dimenticherò!) che ci ha fatto vedere l'allevamento di conigli e le pianta di cacao. Un signore che era insieme a lui ha aperto la cabossa (frutto che nasce sull'albero del cacao) davanti a noi, ne ha mangiato la polpa e poi ce l'ha passata perché voleva ne mangiassimo un po' anche noi. Che esperienza!

La Cabossa, il frutto della pianta del cacao

La pioggia del pomeriggio ci ha costretti a ritardare i nostri piani e rivedere l'itinerario ma siamo comunque riusciti a portare a termine in nostri incontri.

Abbiamo fatto visita a Carrefour Jeunesse, il centro che contiene i vari laboratori del Gruppo Abele, tra cui CHOCO+, quello specializzato nella creazione di barrette di cioccolato. Li abbiamo conosciuto Hervè, Roland e tutte le ragazze che lavorano in azienda.

Questa visita è stata fondamentale per conoscere ed approfondire alcune sfumature del loro lavoro e di quello che può essere il futuro della nostra collaborazione.

Dopo questo incontro, in Trusty, abbiamo già iniziato a delineare alcuni miglioramenti sotto l'aspetto tecnologico e fatto un brainstorming su idee che potrebbero avere un alto impatto sociale in questa terra meravigliosa.

Facilitare l'accesso alle informazioni delle filiere agroalimentare può giocare un ruolo fondamentale per il benessere di queste comunità; il fatto che con Trusty ci stiamo mettendo l'anima ci rende davvero orgogliosi.

Panorama delle piante da frutto ivoriani

Chiudo questa prima pagina di diario con il sorriso in viso.

Essere qui di persona dopo diversi mesi di lavoro a distanza mi permette di dare forma al coinvolgimento di queste persone e toccare con mano la bellezza di questo progetto.

Ci aggiorniamo nei prossimi giorni per le nuove tappe.

Giacomo

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